Quando si affronta un colloquio di lavoro si è sempre alla ricerca di risposte: si cerca di prevedere le domande, la modalità del colloquio, l’approccio che verrà utilizzato in fase di selezione. In realtà non è troppo importante “prevedere le mosse” dei nostri interlocutori, ma resta fondamentale impostare un buona modalità di comunicazione per parlare di noi. In ogni caso esiste un gruppo di domande che spesso si incontrano in fase di selezione e che tutti almeno una volta si sono sentiti fare. In questo caso è possibile interpretarne il senso e provare a ragionare su come si può impostare una risposta chiara, efficace e professionale. Riflettere in modo accurato su ciò che diciamo può essere un buon modo di affrontare il colloquio di lavoro, a prescindere dalle nostre scelte in termini di contenuto. Ecco allora dieci domande molto diffuse in fase di selezione:
- Parlami di te e del tuo percorso professionale.
Si tratta della domande delle più classiche, utile a introdurre la conversazione. In questo caso la risposta prevede linearità, chiarezza e sintesi: occorre essere in grado di dare una visione di insieme del proprio profilo, corrispondente alla sezione “summary” del curriculum (la parte introduttiva). Allenatevi a raccogliere ed esporre in 5 minuti la vostra esperienza e chi siete, ricordandovi di non raccontare tutto, ma ciò che è utile.
- Perché vuoi lavorare per questa azienda?
La domanda cerca di esplorare non solo le ragioni della candidatura, ma la coincidenza di valori personali e dell’organizzazione. Per rispondere correttamente è importante conoscere l’azienda, approfondire valori, storia e informazioni principali della società, in questo modo è possibile mettere in connessione concretamente lo scenario aziendale ed il percorso personale. Ovviamente i punti di incontro devono essere reali e concreti, per questo è importante candidarsi a posizioni in contesti che si reputano adatti ai propri obiettivi e alla propria personalità e professionalità.
- Quali sono i tuoi punti di forza e di debolezza?
Tradotto: stai facendo un percorso di sviluppo professionale consapevole? Serve a capire quanto un individuo sta lavorando sul suo percorso professionale, analizzando il proprio background, formandosi e scegliendo i passi giusti da intraprendere. Evitare risposte vaghe o stereotipate, come “sono troppo preciso/a”, che rappresentano un falso punto di sviluppo, ma esporre una reale consapevolezza sulle proprie aree di sviluppo e sui risultati raggiuti. Ovviamente il modo più facile per rispondere e aver effettivamente intrapreso un percorso di questo tipo.
- Descrivi un momento in cui hai risolto un problema difficile.
Serve a valutare come un candidato affronta le sfide. Usare casi molto concreti è la via più efficace. La struttura consigliata per impostare la risposta è il metodo STAR:
- Situazione – Contesto del problema
- Task – Il tuo ruolo e la sfida specifica
- Azione – Cosa hai fatto concretamente
- Risultato – L’impatto delle tue azioni
Tradotto più concretamente:
- Scegli un problema reale e complesso, non una difficoltà banale
- Focalizzati sulle tue azioni, non solo sulla squadra
- Mostra il risultato concreto, anche se non è stato perfetto
- Se possibile, collega il problema a competenze chiave per il ruolo
- Come gestisci lo stress e la pressione?
Lo stress non è mai qualcosa di positivo, anzi dovrebbe essere assente nei luoghi di lavoro, per tutelare la salute di chi lavora in un determinato ambiente professionale. Questa domanda può essere posta per capire in realtà come una persone gestisce gli imprevisti, le scadenze complicate o gli obiettivi difficili da raggiungere.
- Come ti vedi tra cinque anni?
Si tratta di una domanda apparentemente banale, ma da non sottovalutare: serve a comprendere come una persona pianifica la sua carriera professionale, quanto l’ambizioni è presente nel suo modo di vivere il lavoro, e quali progetti sono in cantiere (se ci sono) nello sviluppo di carriera. Alcune aziende non hanno troppo spazio per le crescite professionali, altre ne hanno molto, in entrambi i casi il recruiter sarà interessato a capire in quale direzione va il candidato e se in un futuro non troppo lontano sarà alla ricerca di una crescita, che potrà trovare internamente o esternamente rispetto all’organizzazione, a seconda dei casi.
- Qual è stata la tua esperienza lavorativa più significativa?
Scegli un’esperienza che abbia un forte legame con il ruolo per cui ti candidi, mostrando impatto e crescita. Anche in questo cado la struttura STAR (Situazione, Task, Azione, Risultato) è molto utile per dare concretezza. Individua i punti di contatto tra l’esperienza che citi e la posizione per la quale ti sei candidato, portando casi concreti. Se hai avuto una buona performance in contesti affini è il momento di reinvestire quell’esperienza nel futuro. Rispondere correttamente vuol dire mostrare esempi concreti che rafforzano la tua candidatura.
- Come ti comporti quando devi lavorare in team?
Serve a indagare le capacità relazionali e comunicative. Può essere importante sottolineare aspetti come la collaborazione e l’ascolto attivo all’interno di un gruppo di lavoro, se fanno parte delle proprie capacità. Inoltre una buona capacità da evidenziare è come il candidato valorizza il contributo di ciascun membro, riconoscendo che il successo collettivo si basa sulla capacità di integrare diverse competenze e punti di vista. La risposta concretamente può descrivere come si favorisce un ambiente di lavoro basato sulla fiducia e sulla trasparenza, dove ogni persona si senta libera di esprimere le proprie idee senza timore di giudizio. È utile anche spiegare come si gestiscono i conflitti o le opinioni divergenti, mostrando una propensione a promuovere il dialogo costruttivo e la ricerca di soluzioni condivise. Infine, può essere importante sottolineare la consapevolezza del proprio ruolo all’interno del team e la responsabilità individuale nel contribuire al raggiungimento degli obiettivi comuni.
- Raccontaci di una situazione in cui hai dovuto affrontare un ostacolo o una difficoltà professionale. Come l’hai gestita?
Anche in questo caso, la risposta dovrebbe raccontare un episodio concreto, evidenziando il contesto, il problema, le azioni intraprese e il risultato ottenuto, ed il metodo STAR è sempre tra i più efficaci. È importante mostrare come la difficoltà sia stata trasformata in un’occasione di crescita e miglioramento, sottolineando la capacità di apprendere dall’esperienza e adattarsi. Può essere importante avere sempre a mente esempi di questo tipo, ed affrontare il lavoro analizzando casi importanti che rappresentano momenti di crescita.
- Hai domande per noi?
Questa domanda è un’opportunità per mostrare interesse e curiosità. Prepara sempre almeno 2-3 domande molto concrete. Può essere un’occasione per comprendere meglio il contesto aziendale, ad esempio:
- Cosa vi aspettate di chi dovrà ricoprire questo ruolo?
- Come è composto il team?
- Quali sono gli obiettivi a medio e lungo termine del team/azienda?
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